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Maometto e l'islam

La nascita dell'islam  si deve al profeta Muhammad, che noi conosciamo come Maometto. 
Il contenuto della rivelazione di Dio a Maometto costituisce il Corano (letteralmente: "recitazione"), il testo sacro che ha per la religione islamica il valore che per gli ebrei ha la Bibbia e per i cristiani il Vangelo.

Il Corano


Bibbia ebraica

Vangelo


 Maometto ritiene di essere l'ultimo e definitivo profeta, preceduto da Cristo, considerato egli stesso profeta, ma non figlio di Dio. 
Maometto secondo una certa tradizione non unanimemente condivisa, no sa leggere e scrivere, e quindi trasmette oralmente il contenuto del Corano, in cui vengono poi successivamente trascritti su porte di fortuna come pezzi di pergamena, legno, osso. ecc. Questa forma di trascrizione spontanea determina varie versioni del Corano. Il califfo Uthman lo fa finalmente trascrivere nel 652, in un testo costituito da 114 sure (= capitoli in cui è suddiviso il testo, che poi si suddivide anche in versetti).




Il Corano contiene precetti che riguardano tutti gli apsetti della società islamica e in particolare fissa gli obblighi fondamentali per un credente mussulmano, i cosiddetti cinque pilastri dell'islam:

  • la testimonianza di fede;
  • le cinque preghiere quotidiane: vengono pronunciate al mattino, a mezzogiorno, a metà pomeriggio, al tramonto, un'ora e mezza dopo il tramonto;
  • il pagamento dell'imposta coranica è un atto di solidarietà concreta;
  • il pellegrinaggio alla Sacra Casa, cioè a La Mecca, ogni musulmano deve recarsi almeno una volta nella vita a La Mecca;
  • il digiuno del mese di Ramadan, il quale serve a insegnare l'autocontrollo e a far comprendere cosa provano i poveri privi di cibo. 

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