Con Piaget l’Io intellettivo viene posto al centro della personalità, ma si spiega anche che esso nasce dalla biologia, dall’azione e dall’esperienza, ma non può essere ricondotto (una volta nato) a questi fattori che lo hanno generato. Psicologia umanistica è rappresentata da May, Rogers e Maslow. Questi autori hanno sviluppato diversamente la psicologia della personalità, ma hanno un punto in comune: riconoscono l’esistenza nella personalità umana di componenti che non possono essere ricondotte direttamente a fattori ambientali o psicodinamici. Ritengono che il bisogno di autorealizzazione, della spinta verso la compiutezza del Sé siano assunti condivisi, e non si può parlare solo di bisogni primari o di risposta a condizionamenti ambientali, ma affermano che in ciascuno di noi esiste una spontanea, autonoma e insopprimibile tendenza a realizzare qualche cosa che ha in se stesso i propri parametri di aspettativa ed è quindi il nucleo più irriducibile del proprio “Io” interiore. Secondo questi autori esistono forze interiori autonome che non sono riconducibili a motivazioni o condizionamenti esterni all’Io e che costituiscono il “proprium” di una persona, fattore primario della struttura della personalità umana.
Con Piaget l’Io intellettivo viene posto al centro della personalità, ma si spiega anche che esso nasce dalla biologia, dall’azione e dall’esperienza, ma non può essere ricondotto (una volta nato) a questi fattori che lo hanno generato. Psicologia umanistica è rappresentata da May, Rogers e Maslow. Questi autori hanno sviluppato diversamente la psicologia della personalità, ma hanno un punto in comune: riconoscono l’esistenza nella personalità umana di componenti che non possono essere ricondotte direttamente a fattori ambientali o psicodinamici. Ritengono che il bisogno di autorealizzazione, della spinta verso la compiutezza del Sé siano assunti condivisi, e non si può parlare solo di bisogni primari o di risposta a condizionamenti ambientali, ma affermano che in ciascuno di noi esiste una spontanea, autonoma e insopprimibile tendenza a realizzare qualche cosa che ha in se stesso i propri parametri di aspettativa ed è quindi il nucleo più irriducibile del proprio “Io” interiore. Secondo questi autori esistono forze interiori autonome che non sono riconducibili a motivazioni o condizionamenti esterni all’Io e che costituiscono il “proprium” di una persona, fattore primario della struttura della personalità umana.
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